Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 29
Horacio Caride Bartrons
L’autore descrive la complessa ricerca di un architetto italiano, Francesco Giannotti, emigrato a Buenos Aires perché desideroso di realizzare architetture importanti. Allievo di Alfredo Melani, appartenente alla linea culturale di Camillo Boito, Giannotti realizzò architetture stilisticamente affini alla cultura italiana ma tecnicamente più avanzate nell’uso del cemento armato. Fu un eclettico con ambizioni di modernità innovativa. Il suo contributo, insieme a quello di molti altri architetti italiani, contribuì a definire il volto della grande capitale argentina. Oggi è riconosciuto come importante testimonianza della vitalità della cultura architettonica italiana del periodo.
The author describes the complex research of an Italian architect, Francesco Giannotti, who emigrated to Buenos Aires because he was eager to create important architectures. A pupil of Alfredo Melani, belonging to the cultural line of Camillo Boito, Giannotti created architectures stylistically similar to Italian culture but technically more advanced in the use of reinforced concrete. He was an eclectic with ambitions of innovative modernity. His contribution, together with that of many other Italian architects, helped to define the face of the great Argentine capital. Today it is recognized as an important testimony to the vitality of the Italian architectural culture of the period.