Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 32

Continuità di forme e fluidità di spazio nel dialogo di Gaudì tra storia e natura

Maria Antonietta Crippa

La ricerca di continuità plastica, nelle componenti, e di fluidità dello spazio interno ai suoi organismi architettonici ha grande evidenza nel percorso creativo e costruttivo di Gaudì. La lezione che egli trae dalla natura, dagli alberi e da vari aspetti del paesaggio catalano, emerge infatti in termini di originalità nelle sue invenzioni. Gaudì raccoglie dalla natura molte componenti e le intreccia con principi e dati formali ereditati dalla storia. In questo modo investe la qualità geometrica, propria della sua architettura, non solo attraverso imitazione di fenomeni naturali ma anche tramite radicale ri-elaborazione degli stessi. Per comprendere a fondo l’organicità perseguita dal grande architetto catalano, elaboro nel mio saggio un inedito confronto tra la sua sperimentazione progettuale e la teoria architettonica di Viollet-le-Duc. Quest’indagine consente anche, più in generale, di cogliere l’importante influsso delle scoperte scientifiche sulle ricerche artistiche nel XIX secolo. Una delle ragioni più significative del successo dell’intera architettura di Gaudì, in ogni contesto culturale, risiede probabilmente nella sua capacità di penetrare nell’ordine dinamico dei fenomeni naturali. Quest’ordine, proprio della mente umana, secondo l’opinione di molti scienziati oggi, ha il nome di frattalità.

The continuity of forms and the fluency of space in Gaudi´s dialog with history and nature

The pursuit of a plastic continuity in the architectural components and of a fluidity of the space is evident in the creative and constructive path of Gaudì. The lesson that he takes from nature, from trees and every aspect of the Catalonia landscape, emerges in this formal purpose. Gaudì picks up many components from this nature and interweaves them with historical data. This invests the inner geometric quality of his architecture, not only through processes of natural imitation but also with its often radical renewal. To better understand the organicity pursued by the great Catalan architect, in my paper I elaborate an unprecedented comparison between his design experimentation and the architectural theory of Viollet - le - Duc. The survey also allows us to grasp the important influence of scientific discoveries on artistic research in the nineteenth century. One of the most significant reasons for the success of the Gaudì’s entire architecture, at every cultural context, lies probably in his ability to penetrate into the dynamic order of natural phenomena. This, possessed by the normal human mind in the opinion of many scientists today, we call fractality.