Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 33
Michela Marisa Grisoni
Fabbrica e fabbriceria, o loro similari, hanno svolto o svolgono un essenziale ruolo di cura, manutenzione e tutela del patrimonio mobile ed immobile di una chiesa. I loro archivi, ove presenti, rappresentano quindi una fonte di conoscenza determinante per questi temi. Se è più che acclarata l’utilità degli archivi di fabbriceria per lo studio del patrimonio monumentale di proprietà della chiesa, qualche riflessione può essere fatta sull’opportunità di servirsene per documentare patrimoni minori e diffusi e non soltanto monumentali. Il presente contributo, che tratta di Fabbriceria in epoca moderna e contemporanea, precisamente tra 1807 e 1938, e propone alcuni casi studio relativi alla Diocesi di Milano e Como, mentre riflette sulla questione mostra l’eventualità non rara di intercettare opere minori di operatori riconosciuti, ma soprattutto di evidenziare gli esecutori materiali del progetto, e gli attori, a volte, involontari, della cura e della manutenzione del patrimonio della chiesa.
The so called Fabbrica or Fabbriceria, or similar, play an essential role for the maintenance and protection of the any assets and properties of a church. Their archives, where still preserved, therefore represent a primary source of knowledge. It is well known how useful they can be when studying architecture; but some further reflections can be proposed as they could also be a chance to investigate minor and widespread heritages and not only monumental ones. This paper, which deals with the Fabbriceria as acting in modern and contemporary times (between 1807 and 1938) and proposes some case studies relating to the Diocese of Milan and Como, reflects on such an issue and also shows the not rare case to discover minor works by recognized operators (architects and painters), but it also try to highlight the builders themselves (craftsmen), and the unintentional actors of the care and maintenance of the church patrimony.