Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 8
Giovanni Battista Sannazzaro
Il contributo è dedicato ad uno dei cantieri più interessanti della Milano di primo Cinquecento, a cui è dedicata una puntuale rilettura critica. Attraverso un’accurata interpretazione dei documenti d’archivio e delle rappresentazioni grafiche relative all’intera fabbrica, costituita dalla cappella Trivulzio e dall’annessa canonica, l’autore analizza le diverse fasi dell’architettura. Voluta come mausoleo di famiglia per decisione testamentaria da Gian Giacomo Trivulzio il Magno (il 22 febbraio 1507), la cappella giungerà a conclusione grazie ad un altro testamento rogato nel 1546, quello di Beatrice d’Avalos, vedova Trivulzio.
The contribution offers a detailed critical review about one of the most interesting building in Milan on early sixteenth century. Through careful interpretation of archival documents and graphic representations concerning the whole construction, the author analyzes the different phases of architecture. Commissioned as a family mausoleum for decision testamentary by Gian Giacomo Trivulzio the Great (22 February 1507), the chapel came to an end thanks to another testament, of Beatrice d’Avalos, widow Trivulzio, drawn up in 1546.