Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 39

La lezione del Friuli: un breve promemoria

Maria Antonietta Crippa

Il breve saggio offre un sintetico aggiornamento delle riflessioni sul tema della ricostruzione del territorio del Friuli, devastato dal sisma del 1976. L’hanno resa attuale le recenti difficoltà ad attuare rapide ed efficaci ricostruzioni in aree italiane dopo devastanti eventi sismici. Innanzi tutto il testo evidenzia la problematicità dell’istanza indicata dallo slogan “com’era e dov’era”, che riaffiora ad ogni sisma e che esprime l’urgenza delle popolazioni a cancellare le distruzioni. La ricostruzione in Friuli, ritenuta da alcuni esemplare, segnala comunque un punto di svolta nella storia nazionale, perché non organizzata solo su base statale ma anche con larga partecipazione della popolazione. Notevole è in essa l’applicazione dei principi di sussidiarietà e di solidarietà. Facendo riferimento a posizioni assunte da vari esperti – in particolare da Borgogna, Fabbro, Dalai Emiliani, Pallottino, Carbonara – dal testo emergono originalità, positività e limiti dell’esperienza ricostruttiva friulana.

The lesson of Friuli: a brief reminder

This short essay offers a concise update of the reflections on the topic of the Friuli area reconstruction, devastated by the 1976 earthquake. The recent difficulties in implementing rapid and effective reconstructions in Italian areas, after devastating seismic events, have made it very relevant. First of all, the text highlights the problematic nature of the slogan “as it was and where it was”, which resurfaces with every earthquake and which expresses the urgency of the populations to erase the destruction. The reconstruction in Friuli, considered exemplary by many scholars, however signals a turning point in national history, because it was not organized only on a state basis but also with large participation of the population. The application of the principles of subsidiarity and solidarity is notable in it. By referring to positions taken by various experts - in particular by Borgogna, Fabbro, Dalai Emiliani, Pallottino, Carbonara - the originality, positivity and limits of the Friulian reconstructive experience emerge from the text.