Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 19

“La cultura innanzitutto è un fatto che risale alla libertà assoluta dell’animo umano”

Trascrizione di Ferdinando Zanzottera. Maria Luisa Gatti Perer

Il testo che qui si propone è la trascrizione di un dattiloscritto inedito riguardante la conferenza che la professoressa Maria Luisa Gatti Perer tenne nella seconda metà degli anni settanta presso il Comando Militare di Milano. Incentrato sull’evoluzione per episodi della storia dell’arte e dell’architettura del capoluogo lombardo, l’intervento è preceduto da un lungo prologo metodologico di approccio disciplinare e da un’introduzione nella quale la storica lombarda propone la propria definizione di ‘Cultura’ e di ‘Arte’. Il testo, probabilmente desunto da un’audio-registrazione, è caratterizzato da un linguaggio molto semplice e da un’impostazione divulgativa, che tuttavia ben presto diviene una suggestiva lezione su come guardare i monumenti urbani e le opere d’arte custodite all’interno di musei, chiese e palazzi, sfiorando anche temi complessi come quello del restauro e del ‘paesaggio urbano’, che lascia trapelare un’affinità culturale su questo tema con altre personalità del mondo culturale italiano, quali Roberto Pane, Carlo Perogalli e Piero Gazzola.

The culture first of all is a fact which belongs to the absolute freedom of the human soul

The here proposed test is the trascription from an unpublished typescripted test about the conference given by the Professor Maria Luisa Gatti Perer on the second half of the 1970s at the Militar Command in Milan. The speach, focused on the episodes evolution of art and architectural history of Milan, is preceded by a long methodological prologue in a disciplinary approach and an introduction in which the lombard historic proposes her own definition of “Culture” and of “Deduction by an audio-recording”. The test is characterized by a very simple language and popular approach which, however, soon becomes a striking lesson in how to look at the urban monuments and art works keeped within museums, churches and palaces, even touching complex issues such as the restoration of the ‘urban landscape’, which betrays cultural affinity on this issue with other personalities of the Italian cultural world, such as Roberto Pane, Perogalli Carlo and Piero Gazzola.