Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 21

Dall’Italia al Brasile: l’attività di Giancarlo Palanti, inquieto e poliedrico architetto del primo razionalismo italiano

Maria Antonietta Crippa

Giancarlo Palanti, architetto presente in tutte le battaglie del primo razionalismo milanese tra le due guerre mondiali, lasciò l’Italia nel 1946; fissò la propria attività stabilmente nella brasiliana San Paolo. Uomo capace di intessere molte relazioni, portò, in questa città dove si trovavano già molti artisti e architetti italiani, i principi dell’architettura sui quali aveva meditato con Pagano, Persino, Albini e De Carlo. Molte sue realizzazioni brasiliane divennero icone di una modernità dal timbro insieme imprenditoriale e artistico, sintesi di sensibilità latino americana e italiana. Il suo impegno e la sua produzione, di già accertato valore, attendono ancora di essere pienamente riconosciuti. In questo saggio, si intende offrire una pista di ricerca in tale direzione.

From Italy to Brazil: the activity of Giancarlo Palanti, restless and multifaceted architect of the first Italian rationalism

Giancarlo Palanti, architect active in all the battles of the first Milanese rationalism between the two world wars, left Italy in 1946; he established his professional activity permanently in the Brazilian São Paulo. A man capable of weaving many relationships, he brought, in this city where many Italian artists and architects were already found, the principles of architecture on which he had meditated with Pagano, Persico, Albini and De Carlo. Many of his Brazilian works became icons of modernity with both an entrepreneurial and artistic stamp, in a synthesis of Latin American and Italian sensitivity and taste. His commitment and his production, of already ascertained value, are still waiting to be fully recognized. In this essay, we intend to offer a research trail in this direction.