Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 21
Francesco La Trofa
La candidatura a sito Unesco della Città Olivettiana di Ivrea offre lo spunto all’autore per presentare le sue ricerche su una delle architetture più iconiche del movimento moderno, fulcro dei servizi di fabbrica dell’azienda eporediese: la Mensa Olivetti, realizzata su progetto di Ignazio Gardella. Il saggio, attraverso la descrizione del travagliato iter progettuale e cantieristico di quest’opera, richiama la concezione di architettura industriale e di fabbrica di Adriano Olivetti (1901-1960), figura unica del Novecento italiano. Ingegnere dotato di grande cultura umanistica, mecenate, innovatore, imprenditore di successo e politico capace di ispirare con valori cattolici il suo Movimento Comunità. Il testo, dunque, ripercorre le tappe salienti della storia edilizia della Mensa gardelliana, dai suoi albori legati alla ricchezza intellettuale dell’Azienda Olivetti alla sua inevitabile obsolescenza funzionale, che ha seguito “la fine del sogno”.
The Unesco site nomination of the Olivettiana City of Ivrea offers the author the opportunity to present his research on one of the most iconic architectures of the modern movement, the fulcrum of the Eporediese company's factory services: the Mensa Olivetti, designed by Ignazio Gardella. The essay, through the description of the troubled design and construction of this work, recalls the conception of industrial and factory architecture by Adriano Olivetti (1901-1960), a unique figure of the twentieth century Italian. Engineer with great humanistic culture, patron, innovator, successful entrepreneur and politician able to inspire his Community Movement with Catholic values. The text, therefore, traces the main stages of the building history of the Mensa Gardella, from its dawn linked to the intellectual wealth of the Olivetti Company to its inevitable functional obsolescence, which followed "the end of the dream".